La televisone, amica o nemica?
Oggi la TV rappresenta nello stesso tempo un pericolo, ma anche una grande opportunità di conoscere, come dice la parola stessa televisione che significa ”vedere lontano”. Si può "viaggiare" il mondo stando seduti su una poltrona.
Ma, se gli argomenti vengono trattati con leggerezza e volgarità, il messaggio è fortemente negativo e può rappresentare un pericolo per l’educazione dei giovani che devono capire e interpretare la realtà.
Per esempio, se un telegiornale propone un’intervista di due minuti a un calciatore e invece dà in pochi secondi la notizia dell’inquinamento di un fiume, chi segue il notiziario pensa che il calcio sia più importante della tutela dell’ambiente. Vedendo certi programmi televisivi, si può pensare che sia giusto urlare o insultare il proprio interlocutore.
La televisione entra senza bussare in ogni casa e invade la nostra vita. A seconda di come la usi, ti può arricchire o abbruttire. Non sarebbe proprio una cattiva idea se nelle scuole ci fosse educazione alla TV!
Leggi ora questo dialogo tra mamma e figlio.
Mamma: Amore, devi fare prima i compiti e dopo andare a letto. E non devi guardare certi programmi alla TV!
Matteo: Ma, mamma, stanno litigando, urlano, tra un po’ alzano le mani…
Mamma: Matteo, questo non è bello da vedere. Ricorda chi urla non ha mai ragione. Le idee giuste non hanno bisogno di urla.
Matteo: Ma, è così interessante, voglio vedere chi vince.
Mamma: Quando si litiga, nessuno vince.
Matteo: Dai, mamma, è interessante.
Mamma: No, questo non è interessante. Interessante è leggere, viaggiare, conoscere. Interessanti sono tante cose ma non vedere persone che si insultano e non si rispettano . Un vecchio proverbio dice che “i grandi uomini parlano di idee, i medi di avvenimenti, i piccoli di persone”.
Matteo: Mamma, mi stai facendo venire sonno!
Mamma: Amore. sono già le sette di sera. Prima fai i compiti, poi mangiamo e poi un po’ di televisione, se fai il bravo. Ma la guardiamo assieme, così scegliamo i programmi più adatti.
Matteo: Ma, mamma, non voglio vedere programmi noiosi!
Mamma: Bisogna educarsi al b ello e al giusto.
Matteo: Cioè?
Mamma: Questo litigio e queste urla cosa danno a chi ascolta?
Matteo: E cosa devono dare? Fanno ridere!
Mamma: Ma cosa rimane? Invece le idee e le descrizioni danno emozioni, fanno pensare: danno informazioni utili, non negative. Capisci la differenza?
Matteo: Invece, guarda come urlano questi, tra un po’ si azzuffano…
Mamma: E così potresti pensare che è giusto comportarsi in questo modo vergognoso anche in classe con i tuoi amici, perché lo vedi sempre fare in TV. Le emittenti televisive, che utilizzano l’etere pubblico per arricchirsi, dovrebbero avere la responsabilità dei messaggi negativi che mandano con certi programmi…
Matteo: Ma allora, secondo te, le persone violente imparano a comportarsi male anche guardando la televisione? Alcuni miei compagni di classe urlano e dicono parolacce perché lo vedono fare tutti i giorni alla TV?
Mamma: Sì, proprio così. Se vedi sempre violenza e litigi, alla fine diventerai violento. Penserai che la violenza sia sempre giusta. Invece devi imparare a riflettere e a riconoscere la differenza tra giusto e sbagliato, tra bene e male.
Matteo: Ma allora perché fanno vedere tanta violenza in TV?
Mamma: Bella domanda… quando finisci di fare i compiti andiamo a fare una passeggiata e te lo dico!
Matteo: Ma c’è anche la partita di calcio oggi in televisione!
(La mamma sorride e lo accarezza)