L’ARTICOLAZIONE

L’articolazione è parte essenziale della pronuncia. Perché la parola sia nitida occorre che sia bene “articolata”. La posizione del velo palatino, della lingua, delle guance,
dei denti, delle labbra rende “articolato” il suono che le corde vocali producono.
Il “rumore dell’articolazione” è dato dalle consonanti.

da    da    da    da
ta    ta    ta    ta
pa    pa    pa    pa
clok!    clak!    ciok!    ciak!
den!    drin!
sssst!    sciiii!


La consonante si crea in bocca. L’affermazione parrebbe superflua, ma non bisogna dimenticare che la pigrizia induce molti a parlare riducendo al minimo il gioco dei
muscoli facciali e di tutti gli organi che contribuiscono a render chiara la parola.
La cattiva articolazione può essere un difetto di cui non si è minimamente coscienti. Accade talvolta che un attore o un conferenziere sentano sorgere, dal silenzio
innervosito d’un pubblico che li segue a fatica, inviti impazienti di: “Voce! Voce!”.
Ebbene, questo non vuol sempre dire che quell’attore o quel conferenziere parlino a voce troppo bassa: nella maggior parte dei casi essi, semplicemente, non
“articolano” abbastanza. Chi articola bene, si fa udire anche se parla con voce bassissima.
“Articolare” significa, dunque, formare nettamente le sillabe.

La divisione della parola in sillabe.

Gli esercizi per una corretta articolazione delle parole non possono prescindere dalla scansione in sillabe dei vocaboli. La sillaba è la più piccola unità fonetica che possa essere articolata e udita e nella quale una parola può essere divisa. Le norme che regolano la sillabazione non sono più di quattro.

Fa sillaba la vocale iniziale di parola, seguita da una consonante:

a-so-la   a-ra-re   o-bo-lo   o-do-re   o-no-re   u-mo-re

Le consonanti semplici fanno sillaba con la vocale successiva:

ba-na-na   ca-na-le   te-no-re   ru-mo-re   to-re-ro.

Le consonanti doppie si dividono, la prima in una sillaba, la seconda in quella successiva:

pif-fe-ro   noz-ze   pas-se-ro   ro-tel-la   ter-re-stre.

I gruppi consonantici disuguali vanno uniti alla vocale che segue:

cra-vat-ta    cro-sta-ta    stre-pi-to    spa-sti-co    tro-glo-di-ta

Una buona sillabazione è la prima regola per una altrettanto buona articolazione delle parole. Mentre vi esercitate davanti allo specchio, osservate con attenzione il movimento dei vostri muscoli facciali. Non abbiate paura di esagerare nel metterli in funzione.


Esercizi per ottenere una buona articolazione



Primo esercizio:
È l’esercizio che impegna le labbra. Per un minuto, ripetere:
babababababa
papapapapapa



Secondo esercizio:
È l’esercizio che impegna labbra e denti. Per un minuto, ripetere:
vavavavavava
fafafafafafa



Terzo esercizio:
Dedichiamo un altro minuto alle labbra e risonanze di naso:
mamamamamama


Quarto esercizio:
Due minuti per esercitare punta della lingua e denti:
dadadadadada
tatatatatata
zazazazazaza
sasasasasasa



Quinto esercizio :
Esercitiamoci, per un altro minuto, punta della lingua, denti e naso:
nananananana



Sesto esercizio:
Ed eccoci a: punta della lingua e palato:
lalalalalala
rararararara



Settimo esercizio:
Un minuto per esercitare, insieme, dorso della lingua, palato, denti e naso:
gnagnagnagnagnagna



Ottavo esercizio:
Dorso della lingua e palato:
gagagagagaga


ed ancora


Esercizio che coinvolge il movimento delle labbra:
papipu
babibu


Esercizio che coinvolge labbra e denti:
vavivu
fafifu


Esercizio che coinvolge labbra e risonanza nasale:
mamimu


Esercizio che coinvolge la punta della lingua e i dentiv:
naninu


Esercizio che coinvolge la punta della lingua e il palato:
lalilu
rariru


Esercizio che coinvolge il dorso della lingua e il palato:
cachéchèchicu
gaghéghèghigu


Esercizio che coinvolge il dorso della lingua, il palato, il naso e i denti:
gnagnév gnègnignógnògnu


Esercizio specifico per l'articolazione di determinati gruppi consonantici:
brabrébrèbribróbròbru
clacléclècliclóclòclu
gragrégrègrigrógrògru
psapsépsèpsipsópsòpsu
ptaptéptèptiptóptòptu
glagléglègliglóglòglu
scascéscèsciscóscòscu
spaspéspèspispóspòspu
sprasprésprèsprispróspròspru
tratrétrètritrótròtru



Si scoprirà, per coloro che eseguiranno i precedenti esercizi guardandosi in uno specchio, che per dire “ba” e “pa” si adoperano soltanto le labbra, che per dire “va” e “fa” bisogna chiedere anche l’aiuto dei denti, che per dire “na” occorre la punta della lingua, i denti e il naso...Insomma, sarà come guardarsi in bocca per la prima volta e rendersi conto che l”apparecchio vocale” è formato da tanti strumenti diversi, il cui perfetto funzionamento garantisce la chiarezza dell’articolazione.

Ma veniamo all’ultimo esercizio, il più importante. Per questo esercizio occorrono dieci buoni minuti ogni volta. Si tratta di articolare chiaramente i seguenti gruppi consonantici (s per la "s" sonora -poesia, s per la "s" sorda – sasso):

blablablablablabla
brabrabrabrabrabra
claclaclaclaclacla
cracracracracracra
gragragragragragra
sbrasbrasbrasbrasbrasbra
scrascrascrascrascrascra
sdasdasdasdasdasda
sdrasdrasdrasdrasdrasdra
sfasfasfasfasfasfa
sfrasfrasfrasfrasfrasfra
sgrasgrasgrasgrasgrasgra
slaslaslaslaslasla
smasmasmasmasmasma
snasnasnasnasnasna
spaspaspaspaspaspa
splasplasplasplasplaspla
spraspraspraspraspraspra
stastastastastasta
strastrastrastrastrastra
svasvasvasvasvasva
tratratratratratra
gnagnagnagnagnagna
gligligligligligli
gloglogloglogloglo
gluglugluglugluglu



Un altro esercizio utile per sgranchire l'articolazione è l'odiosissimo scioglilingua. Anche in questo caso, provatevi a scandire le parole sillaba per sillaba. Poi, velocizzate la lettura.

Eccovi un classico:
Sopra la panca la capra campa. Sotto la panca la capra crepa.

Questo non è male, è utile soprattutto per l'articolazione delle r:
Una rana nera e rara sulla rena errò una sera.

Questo lo conoscete?
Oggi seren non è, doman seren sarà, se non sarà seren si rasserenerà.

Questo, invece, è uno dei più famosi:
Se l'arcivescovo di Costantinopoli
si disarcivescovizzasse,
ti disarcivescovizzeresti tu?



E, dulcis in fundo, eccovi al completo lo scioglilingua più difficile in assoluto: Se l'arcivescovo di Costantinopoli
si disarcivescovicostantinopolizzasse
ti disarcivescovicostantinopolizzeresti tu
come si è disarcivescovicostantinopolizzato
l'arcivescovo di Costantinopoli?


Un consiglio pratico: per una migliore articolazione delle parole più difficili nel contesto di una frase, dividetele in sillabe e ripetetele finché non ne diventate padroni. Ricordatevi che è l'allenamento che produce le migliori prestazioni. Alleniamoci ad articolare correttamente questi scioglilingua: